Forse alcuni hanno già sentito parlare di finta malattia ma non sanno esattamente come si venga a creare una situazione di questo tipo. È piuttosto macchinoso riuscire a mettere in piedi il castello di carte della finta malattia ma c’è ugualmente qualcuno che lo fa piuttosto che andare a lavorare.

In pratica, per starsene Tranquillo a casa, un dipendente chiama il medico curante perché mandi il certificato di malattia al lavoro in modo telematico. In realtà, bisognerebbe rilasciare questi certificati solo dopo una visita ma spesso si fa tutto telefonicamente e ciò permette all’assistito di mentire spudoratamente sulle sue condizioni. Inoltre, chi stava davvero male può usare questa tecnica per prolungare al malattia. È sufficiente telefonare al medico e convincerlo fino poter tornare ancora al lavoro per stare a casa ancora un po’.

Che cosa sono le fasce orarie

Fino a qui però è ancora tuto regolare. Un lavoratore a casa deve rispettare delle fasce orarie. È difatti previsto una sorta di orario in cui il dipendente deve essere in casa e no può uscire. Potrebbe presentarsi il medico del lavoro per un accertamento ma raramente i controlli sono tempestivi in seguito alle segnalazioni del datore di lavoro.

Il reato di falsa malattia

Il reato di falsa malattia si prospetta solo nel momento in cui il dipendente non rispetta le fasce orarie e se ne va a spasso. Alcuni sono addirittura al mare in vacanza e inviano malattia al lavoro per non avere problemi. Sebbene molti credano di aver trovare la quadra per una vita senza dover lavorare, il sistema ha i minuti contati dopo l’intervento di un valido investigatore privato a Roma.

Come si scopre il finto malato

Il compito di un detective privato è quello di raccogliere le prove della falsa malattia. In pratica, si tratta di controllare il lavoratore a casa e pizzicarlo non appena mette fuori il naso di casa negli orari in cui non dovrebbe. Si possono scoprire anche persone che svolgono una seconda attività lavorativa mentre dovrebbero essere in malattia!

Di Grey