Forse alcuni di recente avranno sentito parlare in modo diffuso di omicidio stradale. Vediamo quali sono le pene previste e le aggravanti.

Quando si parla di omicidio stradale

Il reato di omicidio stradale è previsto dal codice penale italiano. In pratica, si tratta del reato che sussiste nel momento in cui una persona causi la morte di un’altra in seguito alla violazione della norme del codice stradale. La pena prevista è la reclusione da 2 a 7 anni.

Le aggravanti all’omicidio stradale

Sono poi previste le cosiddette aggravanti, cioè situazioni che se si verificano inaspriscono el pene previste per l’omicidio stradale che si può evitare in molti casi chiamando tempestivamente il soccorso stradale Roma.

Se l’autista che ha provocato l’incidente stradale che ha portato al decesso di altre persone, ha un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l oppure è sotto l’effetto di droghe viene recluso da 8 a 12 anni. Esistono delle differenze in merito al tasso; per cui chi ha rilevato nel sangue un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l la reclusione è da 5 a 10 anni. Se chi guidava si occupa di professione di trasporto di persone e cose, non ha questa distinzione per cui la reclusione resta da 8 a 12 anni.

Gli anni di reclusione diventano dai 5 ai 10 anche quando il conducente che ha provocato lo scontro stradale guidava in un centro urbano a una velocità sostenuta, cioè il doppio di quella consentita. Lo stesso vale per chi guidava in strade extraurbane a una velocità superiore di quella prevista di almeno 50 km/h.

Un’aggravante che porta all’aumento delle pena detentiva prevista riguarda anche l’attraversamento di un incrocio con semaforo rosso o circolando contrario al senso di marcia. Lo stesso succede se l’incidente è stato provocato da un guidatore che stava facendo inversione di marcia vicino a incroci, curve e dossi che limitano quindi la visibilità. Se c’è stato un sorpasso con linea continua  o dove c’è un attraversamento, la detenzione per omicidio stradale è dai 5 ai 10 anni invece che 7.

Di Grey