Afefobia
L’afefobia è la paura inconscia del contatto fisico, mentre nell’infanzia il bambino attraverso il contatto umano con la madre o il padre, percepisce il loro affetto, nell’età adulta è visto da molte persone adulte, come una forma di violenza, in molti casi è generalizzata ed è estesa a tutte le persone, siano esse far parte della sfera familiare, siano sconosciute.
Si tratta di una fobia specifica e si materializza con la paura ed il disagio irrazionale e persistente che si prova, non solo nell’essere toccati, ma anche nel toccare gli altri, in molti casi si ha un vero e proprio senso di repulsione, ed è vissuto come una violazione della sfera intima.
Alla base di questo disagio vi è probabilmente un episodio, magari risalente all’età dell’infanzia o dell’adolescenza, di un trauma mai superato, come un abuso sessuale o la mancanza della presenza o dell’affetto dei genitori.
Pur essendo abbastanza diffusa è molto difficile riconoscerla, spesso viene scambiata con la timidezza, solo quando i disturbi sono manifesti si può riconosce un soggetto affetto da afefobia.
In genere la persona tende a proteggersi delimitando i propri spazi ed impedendo agli altri di entrarci, non è raro che insieme a questa fobia vi sia anche la paura di essere contagiati da germi o batteri, ogni qualvolta si verifica un contatto fisico.
I sintomi che si manifestano oltre ad un profondo quando reale disagio, sono: tachicardia, sudorazione fredda eccessiva, mancanza di respiro, tremori ed una sgradevole sensazione di offuscamento mentale.
Il soggetto affetto da questa fobia vive una situazione di continuo stress e frustrazione, spesso anche di isolamento, quando cerca di evitare volutamente situazioni dove potrebbe entrare in contatto fisico con altre persone, nel tempo potrebbe sviluppare seri disturbi psichici.
La afefobia ha gravi ripercussioni sulla qualità della vita dell’individuo, sia nel campo lavorativo sia nella vita personale di coppia, potrebbe essere utile una psicoterapia, che aiuti a razionalizzare questa paura, per gestirla al meglio. Pensi di soffrire di questo disturbo? Puoi provare a chiedere una consulenza a uno studio di psicologia per un consulto online o in studio.